Festa dell’ Epifania
13 Gennaio 2017103a GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO
13 Gennaio 2017
Gesù ha 30 anni, appare in pubblico per la prima volta dopo il grande ritiro nel deserto. L'evangelista ce lo presenta mescolato alla folla di penitenti accorsi da Giovanni il Battista. E' in fila con quelli che si riconoscono peccatori. Il battesimo ha questo senso: Dio che si fa uno con la comunità degli uomini. Si fa battezzare con il rito della penitenza non perché ne abbia bisogno, ma perché gli uomini hanno bisogno di questo segno: vedere fino a che punto l'incarnazione è vera. Il termine Battesimo deriva dal greco e significa tuffarsi, lasciarsi avvolgere, immergersi, proprio come il Figlio di Dio si immerge nella natura umana perché ogni figlio di uomo si faccia immergere nella natura divina: nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Si aprono i cieli, Dio va incontro all'uomo, lo Spirito di Dio: l'amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, scende come una colomba. Un simbolo della pace dopo l'evento del diluvio, si inaugura nuovamente la vicenda dell'uomo al segno della mitezza e della riconciliazione. Il Padre esprime il massimo gradimento per il Figlio: “Tu sei il mio Figlio prediletto” (Lc 3,22). E il battesimo ci offre il dono della figliolanza divina, un tesoro non tutto svolto, ma come un seme in costante evoluzione. Come il Figlio di Dio resta immerso nella natura umana, riassunta in fedeltà d'amore con la risurrezione, così ogni figlio d'uomo resta immerso nella natura divina che può riassumere, se offuscata, con la riconciliazione. Gesù si è fatto battezzare affinché ogni uomo resti battezzato nella sorgente dell'amore, che è lo Spirito Santo. La coerenza con il nostro battesimo nello Spirito Santo ci mantiene entusiasti di Dio e così, ci garantisce l'essere servi in amore dell'uomo.